Ferrata Bethaz – Bovard Diff.: D
Parcheggiata l’auto in uno dei molti parcheggi del paese, si attraversa il centro abitato in direzione della
diga. Oltrepassata la chiesa ed il piccolo cimitero, si risale una strada asfaltata sulla destra, verso il
monte, in direzione di una costruzione in pietra (un piccolo magazzino di fontine).La costruzione si trova
sotto un roccione, alla quota di circa 1690mt e, sul suo lato sinistro, c’è una piccola sorgente d’acqua fresca
(rifornimento). Sul lato sinistro della piccola costruzione in pietra, e nelle vicinanze della sorgente, inizia la
lunga sequenza di gradini d’acciaio.
Si sale subito sulla verticale di una placconata scura, in parte bagnata dalla fuoriuscita di rivoli d’acqua. Si
seguono i gradini che, dopo un traverso a destra, piegano decisamente a sinistra e si dirigono in verticale
sotto un primo tetto,molto pronunciato. Appena raggiunto,i gradini lo superano sul bordo sinistro e
proseguono al di sopra,riprendendo un percorso verticale. Si superano altri tetti in successione e,poco a
poco, si prende quota avendo un’ampia visione della valle, del bacino della diga sottostante e della catena
di monti che dividono la Valgrisenche dalla Val di Rhêmes verso est:dalla Grande Rousse al Truc Blanc,
fino alla Grande Traversière. Il primo tratto di ferrata termina sul sentiero n. 17 a quota di 1930mt. Lo si
segue in salita per pochi tratti e, dopo poche svolte (a quota di 1950mt), si riprende la ferrata percorrendo
una nuova serie di pareti verticali. Si continua a salire sulla lunga scalinata di gradini d’acciaio,fino ad
arrivare ad un piccolo ripiano (la zona delle Grandes Laures) ricco di bassa vegetazione e di rododendri.
Poco oltre,a quota di 2180mt,terminate le due prime sezioni della parete,si raggiungono alcuni cartelli
indicatori gialli nei pressi di un bivio di sentieri,accanto ad alcuni roccioni. Si trascurano le indicazioni
verso sinistra e si piega a destra su un sentiero che si inoltra in mezzo a rari pini mughi e a cespugli d’alta
quota. Il sentiero perde quota e contorna una larga parete verticale attraversando pendii scoscesi. Questo
percorso può sembrare facile ma non lo è, soprattutto in presenza di erba bagnata. Si contornano e si
superano alcuni roccioni e lo spigolo molto evidente della parete,fino a raggiungere un piano inclinato.
Seguendo i gradini e le corde e superando qualche tornantino,ci si avvicina ad una nuova zona di parete
liscia e verticale. Un’unica lunga linea verticale di gradini, taglia in due questa nuova parete e si dirige
verso la sommità di un torrione. Superata questa zona,alla quota di circa 2350mt,il percorso piega a
sinistra (sud) e si dirige verso un’importante cresta della montagna. Termina qui la terza sezione della
ferrata e,in questa zona,c’è la possibilità di uscire dalla stessa e di arrivare direttamente, verso destra,al
sentiero n°18 che scende nel vallone alle spalle della Becca d’Aouille,raggiungendo infine il villaggio di La
Béthaz. Si risale tutta la cresta, a volte molto aerea,fino a raggiungere la parte sommitale, nei pressi di un
alto palo infisso in un basamento quadrato di cemento. La vera cima di 2605mt,si raggiunge con ulteriori
pochi passi in cresta; è facilmente riconoscibile, in quanto sormontata da un grande traliccio che sostiene
un ripetitore televisivo. Su un’asta del traliccio è ancorato un cartello indicatore che segnala la via di
discesa verso la località La Béthaz,lungo il sentiero n°18.
Dalla vetta della Becca dell’Aouille,si continua a salire ancora un po’,fino a raggiungere un piccolo valico
che permette di scendere verso destra,in direzione di un valloncello che si apre sul versante ovest della
montagna. Poco dopo aver iniziato la discesa nel vallone, si notano alcuni cartelli indicatori che segnalano
le direzioni da seguire. Uno indica la direzione per raggiungere i laghi Morion (2909mt) e, di li, il Rifugio
degli Angeli, seguendo la comoda mulattiera militare. L’altro indica la direzione per raggiungere la località
La Béthaz. Occorre scendere nel vallone a destra (nord) e seguire il percorso, prima tra rocce e sfasciumi e
poi in zone prative. Velocemente si raggiunge la zona dei boschi e quindi la zona rocciosa (rinomata per
l’arrampicata sportiva) al di sopra del villaggio La Béthaz. Dopo una serie di tornanti si raggiunge La
Béthaz (1615mt).Da questa località si arriva,in breve,alla strada regionale e si deve risalire quest’ultima
per circa 2,5 km. per tornare di nuovo a Valgrisenche.
E’ obbligatorio l’uso del casco, imbraco alto e longe da ferrata, nonché una certa esperienza e preparazione.