Il Rutor è uno dei punti più panoramici della Valle d’Aosta, permette una visione a 360° su tutti i massicci: Monte Bianco, Grand Combin, Cervino, Monte Rosa e Gran Paradiso.
Dal rifugio sono fattibili due itinerari per raggiungere la Testa del Rutor a 3.486m di altitudine.
Il primo, più lungo ma più semplice, consiste nel proseguire a destra nel semipiano nei pressi del rifugio e nell’attraversare orizzontalmente il ghiacciaio del Morion (ormai in evidente ritiro) per raggiungere il breve ma ripido canale che conduce al Colle del Rutor (3373mslm). Qui si affaccia il vastissimo ghiacciaio del Rutor da cui si può godere di una stupenda veduta sull’imponente catena del Monte Bianco. Continuando poi a sinistra per la facile cresta si raggiunge la statua della Madonna che si erge sulla vetta.
Il percorso alternativo, più ripido e consigliabile solo a persone esperte e adeguatamente attrezzate (con sci e/o piccozze e ramponi), risale a sinistra rispetto al ghiacciaio del Morion, e punta diretto verso la cima. Una volta giunti ai piedi delle rocce terminali si supera l’ultimo ripidissimo pendio (badare bene alle condizioni della neve) nel punto migliore per sbucare in vetta.
L’ascensione risulta abbastanza lunga se effettuata in giornata da fondovalle, si può dunque passare la notte al Rifugio degli Angeli e partire la mattina seguente, anche per godere delle migliori condizioni della neve e del pendio roccioso durante la discesa.
Dalla Testa del Rutor le vie di discesa sono molteplici.
Per tornare al paese di Valgrisenche, ripassando dal Rifugio degli Angeli, è necessario ridiscendere la cresta finale fino al Colle del Rutor, dove si trova il nuovo bivacco Edoardo Camardella che ha preso il posto della vecchia Capanna Deffeyes.
La seconda via solca lo sconfinato mantello bianco del ghiacciaio del Rutor che termina al Rifugio Deffeyes (2494mslm) e da lì è possibile raggiungere il paese di La Thuile.
Una discesa alternativa, particolarmente piacevole e divertente da fare con gli sci soprattutto quando c’è molta neve, rimane sul versante di Valgrisenche e raggiunge l’abitato di Planaval. Per quest’ultimo itinerario, bisogna ridiscendere la cresta finale e oltrepassare il Colle del Rutor, proseguendo in costa fino al colle successivo dove inizia il ghiacciaio dello Chateau Blanc. Da qui parte la discesa vera e propria.